Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
Ci sono importanti aggiornamenti per il primo weekend del 2026. Tra Sabato 3 e Domenica 4 Gennaio, infatti, è prevista una svolta con il ritorno del maltempo su molte regioni come non si vede da tempo.La causa va ricercata nelle grandi manovre in atto a livello emisferico, con la formazione di cicloni in discesa dall'Oceano Atlantico che andranno ad interagire con correnti d'aria di origine artica. Spazio dunque ad un'estrema dinamicità sul fronte meteo proprio in avvio del prossimo anno, e attenzione perché a causa dei forti contrasti tra masse d'aria diverse non escludiamo il rischio di eventi meteo estremi. WEEKEND: TORNA IL MALTEMPOGli ultimi aggiornamenti confermano una prima svolta perturbata per il prossimo weekend: già nel corso di Sabato 3 Gennaio sono previste piogge su Liguria di Levante e al Nord Est; col passare delle ore il peggioramento raggiungerà anche le regioni tirreniche del Centro. Da segnalare inoltre le violente raffiche di Libeccio lungo le coste di Liguria e Toscana: non escludiamo il rischio di mareggiate lungo i litorali maggiormente esposti.La fase clou del maltempo è attesa tuttavia per Domenica 4 Gennaio quando le correnti in ingresso favoriranno la formazione di un vero e proprio ciclone sui nostri mari. Questo vortice richiamerà a sé forti venti miti dai quadranti meridionali che attraversando tutto il bacino del Mediterraneo si caricheranno di umidità fornendo di conseguenza il carburante necessario per la genesi di eventi estremi.Specie su Romagna e Toscana sono attese le piogge più intense, in rapida estensione poi al resto del Centro-Sud. La neve cadrà abbondante sulle zone interne appenniniche con fiocchi oltre i 1500/1600 metri. Più stabile e soleggiato infine al Nord ma qui a far notizia saranno le temperature, previste in ulteriore calo a causa dell'ingresso di masse d'aria di origine Artica.Si tratterà di una fase meteo da monitorare molto attentamente e che aprirà un periodo burrascoso: i contrasti tra masse d'aria diverse verranno particolarmente esaltati ed il rischio è quello degli eventi meteo estremi che potrebbero estendersi almeno fino al giorno della Befana (addirittura per tutta la prima decade di Gennaio).