Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
Temi caldi
Il Sud Est asiatico continua a fare i conti con eventi meteo climatici estremi. Dopo le valanghe in Nepal ora tutte le attenzioni sono rivolte a Kalmaegi, un tifone che, dopo aver investito le Filippine, ora punta il Vietnam con venti ad oltre 213 km/h.L'esperto del servizio meteorologico statale Benison Estareja ha dichiarato: "le precipitazioni registrate durante il passaggio di Kalmaegi sono state 1,5 volte superiori a quelle che solitamente cadono a Cebu durante l'intero mese di novembre; questo accade una volta ogni 20 anni".Secondo quanto accertato finora Kalmaegi ha causato almeno 140 morti, per lo più annegati in inondazioni catastrofiche, e 127 dispersi, molti dei quali nella provincia centrale di Cebu, duramente colpita, prima che il ciclone tropicale si allontanasse dall'arcipelago nel corso di Mercoledì 5 Novembre.L'ondata del tifone, che ha colpito quasi 2 milioni di persone, ha provocato lo sfollamento di oltre 56 mila abitanti dei villaggi, di cui quasi 450 mila evacuati in rifugi di emergenza.MASSIMA ALLERTA IN VIETNAMIntanto la velocità del vento di Kalmaegi sta aumentando mentre si dirige verso il Vietnam, dove si teme che possa aggravare i danni causati da una settimana di inondazioni. Al momento si registrano raffiche di vento ad oltre 200 km/h.Si prevede che il tifone possa impattare nel Vietnam centrale tra Giovedì 6 e Venerdì 7 Novembre, provocando onde alte fino a 8 metri e potenti mareggiate. Il vice primo ministro Tran Hong Ha ha esortato le autorità locali a trattare Kalmaegi come "urgente e pericoloso", definendolo una tempesta "altamente insolita". Le autorità hanno ordinato l'evacuazione di migliaia di persone. La mappa qui sotto mostra la traiettoria aggiornata delle tempesta.Questi eventi meteo-climatici sono sempre più intensi e frequenti, una conseguenza diretta del riscaldamento globale in corso. L’aumento costante delle temperature medie non si traduce solo in estati più calde, ma in un sistema atmosferico più energetico e instabile, dove anche piccole perturbazioni possono trasformarsi in fenomeni estremi. L’aria più calda contiene una quantità maggiore di vapore acqueo, che rappresenta energia potenziale latente pronta a liberarsi sotto forma di temporali violenti, alluvioni lampo, cicloni tropicali e ondate di calore record.In pratica, nel “motore” del clima entra sempre più carburante, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.Tra le aree del pianeta più colpite spicca proprio il Sud-Est asiatico, una delle regioni più vulnerabili e densamente popolate del mondo. Qui l’aumento delle temperature marine sta intensificando tifoni e monsoni, con precipitazioni eccezionali, frane e inondazioni devastanti. Paesi come Filippine, Vietnam, Thailandia e Indonesia registrano ormai ogni anno fenomeni di portata eccezionale, con impatti gravissimi su popolazioni, infrastrutture e agricoltura.