Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
Temi caldi
23 ottobre 2025 – Serata tutt’altro che tranquilla quella di giovedì su gran parte d’Italia, sferzata da venti tempestosi e raffiche da uragano in quota. Le correnti impetuose che accompagnano il transito del fronte freddo hanno raggiunto valori quasi eccezionali, con raffiche fino a 230 km/h sulla Croce Arcana, sull’Appennino modenese.Secondo i dati raccolti dalle reti di monitoraggio meteo regionali e da appassionati sul territorio, si sono registrati valori da record in diverse località: 230 km/h alla Croce Arcana (MO), 152 km/h alla Sacra di San Michele (TO), 140 km/h sull’isola di Gorgona (LI) e 130 km/h a Castelnuovo Val di Cecina (PI). Si tratta di raffiche eccezionali, paragonabili a quelle di un uragano di categoria 3, capaci di provocare danni e rendere difficili le condizioni in quota. Anche il Mezzogiorno non è stato risparmiato. Nel video che accompagna questo articolo, girato a Benevento, si può osservare la forza impressionante del vento, con alberi piegati, rami spezzati e raffiche che sferzano le strade della città. Un evento insolito per il periodo e per il territorio, dove i venti forti sono di solito meno intensi rispetto alle aree alpine e appenniniche. L’origine di queste raffiche estreme è legata al passaggio di un fronte freddo molto attivo, accompagnato da un forte gradiente barico tra il Nord e il Centro Italia. Questo contrasto di pressione ha generato correnti di caduta e venti di foehn sull’arco alpino, oltre a raffiche tempestose sui versanti tirrenici.