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Temi caldi
Una violenta alluvione lampo, innescata da un temporale estremo noto come “cloudburst” ha colpito il villaggio di Dharali, nella regione himalayana settentrionale dell’India, il 5 Agosto. Secondo le autorità locali, almeno 4 persone sono morte, mentre oltre 100 risultano disperse o intrappolate sotto le macerie di abitazioni e infrastrutture crollate. Le strade sono state letteralmente spazzate via dalla furia dell’acqua e del fango, rendendo estremamente difficili i soccorsi. COS'È UN “CLOUDBURST”? Il termine “cloudburst” indica un evento meteorologico estremo caratterizzato da una pioggia torrenziale concentrata in un’area ristretta e in un breve periodo di tempo (anche oltre 100 mm in un’ora). È un fenomeno frequente nelle regioni montuose dell’India, come l’Himalaya, dove l’aria umida monsonica viene forzata in alto dai rilievi, generando cumulonembi violenti e instabili. Il risultato è una vera e propria esplosione d’acqua dal cielo, spesso senza preavviso, che causa: frane ed esondazioni improvvise. CAMBIAMENTI CLIMATICISecondo numerosi studi scientifici, i cambiamenti climatici stanno rendendo questi fenomeni estremi sempre più frequenti e intensi. L’aumento della temperatura globale intensifica l’evaporazione e la quantità di vapore acqueo nell’atmosfera, che può trasformarsi in piogge improvvise e disastrose, come i cloudburst. In aree vulnerabili come l’Himalaya, il riscaldamento globale sta accelerando anche lo scioglimento dei ghiacciai, aumentando il rischio di alluvioni e catastrofi idrogeologiche.