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"DANA" (Depresion Aislada en Niveles Altos): è questo il nome della figura atmosferica che ha provocato l'evento estremo che ha travolto la città di Valencia provocando distruzione e decine di morti. Il DANA, termine scientifico, è comunemente chiamato con quello più popolare di "goccia fredda" (l'adozione del termine DANA serve anche come omaggio al meteorologo Francisco García Dana, morto nel 1984), parola che abbiamo imparato a conoscere bene anche sul nostro territorio e che spesso innesca eventi meteo estremi.Ma di cosa si tratta? Alle alte latitudini fluiscono delle correnti fredde ed instabili ben diverse rispetto a quelle che transitano a latitudini più basse (più calde e stabili) e gli scambi di calore tra nord e sud Europa in particolari condizioni possono evolvere, appunto, in una goccia fredda, ovvero in un blocco di aria fredda in quota che si stacca da una più vasta depressione atlantica o nordeuropea per poi evolvere in un vero e proprio ciclone. Insomma, una zona di atmosfera dove fa molto più freddo rispetto a tutte le aree circostanti.Ed è proprio quello che è successo nei giorni scorsi. Questa "goccia fredda" infatti è la stessa che ha provocato dapprima moltissime problematiche in diverse delle nostre regioni, dalla Liguria, alla Sardegna fino alla Sicilia e che poi si è spostata verso la Penisola Iberica. Un vero e proprio ciclone mediterraneo di inaudita potenza che ha tratto la sua energia dai mari ancora troppo caldi dopo mesi e mesi di temperature sopra la media.VALENCIA: IN 8 ORE LA PIOGGIA DI UN INTERO ANNOLa Comunità Valenciana è stata travolta da un'alluvione impressionante innescata da nubifragi di violenza inaudita. Pensate, in sole otto ore sono caduti fino a 600 mm di pioggia nell'entroterra della Comunità Valenciana, di cui 343 mm in appena 4 ore. Ricordiamo che la media di un intero anno in quella zona si aggira intorno ai 450-500 mm di pioggia. Almeno 64 persone sono morte, molte sono disperse e i danni sono incalcolabili a causa delle inondazioni torrenziali nelle regioni spagnole di Valencia e Castilla-La Mancha. Purtroppo il bilancio delle vittime è ancora provvisorio e potrebbe salire nelle prossime ore.EVENTI ESTREMI SEMPRE PIU' FREQUENTINegli ultimi anni si sono verificati diversi episodi di DANA in Spagna. Un fatto, questo, che può essere associato al cambiamento climatico poiché il Mediterraneo si sta riscaldando molto rapidamente e l'acqua presenta solitamente temperature piuttosto elevate nei mesi estivi e successivi. Alcuni studi suggeriscono che oggi piove di più nei giorni di forti precipitazioni rispetto ai decenni passati. Ciò sarebbe in linea con l’aumento delle acque precipitabili nell’atmosfera causato da un Mediterraneo più caldo. Sono le stesse condizioni estreme che stiamo vivendo da alcuni anni anche nel nostro Paese come dimostrano i recenti casi di cronaca: alluvione in Emilia Romagna, in Liguria e in Sicilia. D'altronde un'atmosfera molto più calda è capace di trattenere molta più umidità e quindi l'acqua precipitabile è potenzialmente molto maggiore, insieme a una superficie marina molto più calda e molto più ricca di "energia" per alimentare le nubi temporalesche.L'area Mediterranea è stata identificata da molti ricercatori come "hot spot" climatico, cioè uno di quei posti dove le conseguenze dei cambiamenti climatici potrebbero colpire più duramente, dalle ondate di calore più feroci e durature, agli episodi estremi di siccità e inondazioni.PER APPROFONDIRE: Alluvione a Valencia, oltre 60 vittime; cronaca e video