Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
Nel corso della prossima settimana ci aspettiamo un'irruzione gelida dalla Russia.Nei prossimi giorni un vasto campo di alta pressione si allungherà fino a latitudini molto elevate, oltre la Gran Bretagna, fin verso l'Islanda e la Scandinavia. Ebbene, questo movimento avrà delle ripercussioni importanti: quando una massa d’aria più calda raggiunge il Polo Nord, infatti, riesce a scardinare il gelo presente il quale, con movimento retrogrado (da est verso ovest) scende di latitudine.PROSSIMA SETTIMANA: COME SARA' IL METEO TRA FINE 2025 E INIZIO 2026E' proprio quello che accadrà all’inizio della prossima settimana quando, già da Martedì 30 Dicembre, un'imponente irruzione gelida dalla Russia investirà il nostro Paese. Gli effetti principali saranno due: in primo luogo, un drastico calo delle temperature con valori ben sotto lo zero di notte e al primo mattino, fino in pianura al Nord e nelle zone interne del Centro; in secondo luogo, l'ingresso di queste correnti fredde potrebbe destabilizzare l'atmosfera in sede mediterranea provocando piogge e nevicate fino a bassissima quota, specie al Centro-Sud, in avvio del nuovo anno. Sul resto dei settori (Nord in primis) avremo invece una maggior stabilità atmosferica con più sole per buona parte della settimana: freddo sì, ma senza precipitazioni.A partire dal primo weekend del 2026 e poi per i giorni successivi un elemento cruciale da monitorare sarà la possibile interazione tra queste correnti gelide e una potenziale vasta area di bassa pressione (un ciclone) che potrebbe formarsi sul bacino del Mediterraneo, producendo di conseguenza nevicate anche a bassa quota, se non addirittura in pianura.