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Il Meteo
Ultima ora - Mercoledì 9 Luglio 2025 | aggiornato alle 18:46

Meteo: Prossima Settimana, l'Anticiclone africano prova a tornare. Le proiezioni

Giungono importanti aggiornamenti in vista della prossima settimana: l'alta pressione proverà a tornare sull'Italia, tuttavia dovrà fare i conti con un potente ciclone carico di maltempo e con la risalita di aria calda di origine africana.Lo scacchiere europeo si troverà di fatto diviso in due e la causa va ricercata nei movimenti delle grandi figure atmosferiche. Se sulla Penisola Iberica e sulla Francia tornerà l'alta pressione africana con più sole e caldo, a dominare la scena sul Centro Nord Europa sarà invece un vasto ciclone che provocherà delle pericolose ondate di maltempo su Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia. A causa della persistenza delle precipitazioni non sono da escludere delle alluvioni con temperature fin sotto le medie climatiche.CONSEGUENZE SULL'ITALIAL'Italia verrà lambita da questo ciclone che allungherà fin sul nostro Paese le sue spire. In avvio di settimana (Lunedì 14 e Martedì 15) l'alta pressione africana proverà a riconquistare lo spazio perduto regalando una maggiore stabilità atmosferica con tanto sole e temperature in aumento. Ma attenzione, già da Mercoledì 16 Luglio ci aspettiamo un aumento dell'instabilità a causa dell'ingresso di aria più fresca in quota pilotata dal ciclone centrato sul Nord Europa: tradotto nel concreto questo significa che dopo una mattinata soleggiata, nel corso delle ore pomeridiane verosimilmente aumenterà il rischio di acquazzoni. Stiamo parlando dei classici "temporali di calore" che si sviluppano anche in assenza di perturbazioni organizzate. Il loro innesco è legato ai moti convettivi che contraddistinguono questo periodo tra il pomeriggio e la sera: ovvero aria calda e umida che sale e che si raffredda condensandosi in maestose nubi torreggianti. In pratica, il riscaldamento diurno permette la risalita di "bolle di aria calda" (definite termiche in termine tecnico) che, se trovano le condizioni adatte (aria più fresca ed instabile in quota pilotata dal ciclone nord europeo), riescono a dare vita a quelle nubi cumuliformi che poi generano il temporale.Più a rischio saranno le zone montuose di Alpi e Appennini, ovvero quelle maggiormente interessate da questo tipo di fenomeni. Attenzione però, non escludiamo che qualche cella temporalesca, con maggiore forza, possa sconfinare fin verso le vicine pianure e le coste, dando vita ad acquazzoni, in qualche caso accompagnati da grandine; per le conferme e anche per l'esatta localizzazione delle precipitazioni, ovviamente occorrerà attendere ancora qualche giorno, trattandosi di eventi difficilmente prevedibili con precisione con largo anticipo.L'Italia insomma vivrà una vera e proprio sfida tra due imponenti figure atmosferiche: queste condizioni ci accompagneranno indicativamente fino al 18-20 Luglio. Aspettiamoci dunque un'estrema dinamicità sul fronte meteo, specie sulle zone montuose e sulle vicine pianure con un'alternanza tra sole e acquazzoni.