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Temi caldi
E' in arrivo un carico abbondantissimo di neve! Sulle nostre Alpi si prevede oltre 1 metro e mezzo di accumulo nei prossimi giorni a causa della serie di perturbazioni che colpiranno l'Italia. NEVICATE ABBONDANTIGià dalle prossime ore le condizioni meteo sono previste in deciso peggioramento con precipitazioni via via più intense su molte delle nostre regioni. La nostra attenzione si sposta tuttavia a quello che accadrà nel corso di Mercoledì 16 e Giovedì 17 Aprile quando è atteso il clou di questa ondata di maltempo.Secondo gli ultimi aggiornamenti, oltre alle tante piogge, sono previsti accumuli nevosi importanti che potranno raggiungere e superare i 2 metri di altezza (sopra i 2500 metri addirittura accumuli oltre i 3 metri!) su gran parte dell'arco alpino centro-occidentale (in particolare Piemonte e Valle d'Aosta) oltre i 1800/2000 metri di quota. Durante le fasi più intense, i fiocchi di neve potranno spingersi fin sotto i 1500/1400 metri di quota.Un'ottima notizia per i ghiacciai e l'ambiente in generale: infatti queste preziose nevicate andranno ad implementare la riserva di risorse idriche per i prossimi mesi.PERICOLO VALANGHE Si raccomanda di consultare il bollettino valanghe, cliccando QUI: dopo le abbondanti nevicate, infatti, il rischio aumenterà notevolmente a causa del manto inconsistente e della elevata quantità di neve caduta in pochissimo tempo. Il consiglio dunque è quello di evitare tutte le attività (escursioni, ciaspolate, cascate di ghiaccio, canali nevosi) al di fuori delle piste da sci, specie oltre i 1800 metri di quota, il rischio è davvero molto elevato.NEVE ROSSANei prossimi giorni potrebbe verificarsi anche il fenomeno della "neve rossa". Non si tratta di un evento così raro per le montagne europee e italiane: tale evento è provocato dal passaggio di un ciclone a cui è associato un richiamo di aria calda dai quadranti meridionali, sotto forma di intensi venti di Scirocco; quando tale depressione si forma alle basse latitudini, essa richiama aria mite da Marocco e Algeria, in corrispondenza del deserto del Sahara. Proprio questo passaggio è fondamentale, perché favorisce la dispersione verso l'alto di sabbia (pulviscolo) che poi viene trasportata verso l'Europa.