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E’ ufficiale: il 2024 è l’anno più caldo della storia a livello europeo e globale, ma nei prossimi 3 giorni farà freddissimo in Italia.Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, conferma che c'è una bella differenza tra clima e tempo: il clima si misura su periodi almeno trentennali, mentre le previsioni del tempo riguardano il meteo dei prossimi giorni, al più fino a 10-15 giorni.E’ quindi normale che, in un’epoca di forte Riscaldamento Globale con il nuovo record assoluto del 2024 (che batte tra l’altro il 2023), ci possano essere brevi periodi gelidi, tra l’altro confinati ad una piccola parte del globo.Il primo periodo gelido del 2025 per l'italia inizierà tra poche ore.L’Europa fino a Martedì sperimenterà una fase di crudo Inverno, in particolare sul settore orientale dalla Russia fino ai Balcani con tanta neve in arrivo Oltre Adriatico: per quanto riguarda il nostro Paese avremo una bella ‘sberla fredda’ russa.Nelle prossime ore, infatti, si scontreranno correnti più umide ed instabili in arrivo dalla Francia con l’aria artica in discesa dal Bassopiano Sarmatico, confine tra Russia europea e Repubbliche Baltiche: questo scontro tra masse d’aria differenti, una umida e l’altra secca ma molto fredda, causerà piogge diffuse dalla Sardegna verso le regioni centrali ed in seguito verso tutto il Sud. Vivremo, dunque, un Sabato perturbato con un iniziale calo delle temperature e tanto vento dai quadranti settentrionali.Ma il vero calo termico si avvertirà da Domenica 12 con il termometro in discesa anche di 10°C: la quota neve si abbasserà fino al livello collinare e localmente i fiocchi raggiungeranno anche le alte pianure del Centro-Sud. In altre parole, nevicherà a bassa quota sul Medio Adriatico, avremo rovesci intensi al Sud con la dama bianca oltre i 400-500 metri, venti impetuosi e mareggiate sulle coste esposte. Non sarà proprio una Domenica mite e gradevole al Sud e su parte del Centro, sarà invece bella e tersa al Nord.Lunedì il maltempo continuerà al Sud e su parte del Medio Adriatico con precipitazioni diffuse, nevose fino in pianura tra Abruzzo e Molise e a quote intorno ai 300-400 metri sulle regioni meridionali: prudenza per i fenomeni più intensi che potrebbero causare disagi al traffico.Un miglioramento è atteso solo da Martedì, seppur con residui fenomeni anche nevosi in collina al Sud, vento forte e locali piogge persistenti.Da metà Gennaio poi tornerà l’anticiclone su gran parte del Vecchio Continente e parleremo nuovamente di temperature fino a 10-12°C ‘sopra’ la media del periodo, dopo aver sperimentato una brevissima fase artica nel cuore dell’Europa.