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Il Meteo
Ultima ora - Giovedì 16 Ottobre 2025 | aggiornato alle 12:20

Meteo Avviso: Ciclone inarrestabile, adesso si temono Temporali Autorigeneranti. Ecco le Regioni a rischio

E' un ciclone inarrestabile quello che sta colpendo il nostro Sud: nelle prossime ore sono previste precipitazioni pesanti anche sotto forma di veri e propri nubifragi. Come già accaduto anche recentemente, adesso si temono soprattutto i temporali autorigeneranti e le alluvioni lampo. Proprio in queste ore, sul basso Tirreno, si sta caricando di nuova energia un vasto ciclone mediterraneo. La sua energia nasce dal contrasto tra le masse d’aria fredda in discesa dal Nord Europa e il calore residuo immagazzinato dal Mar Mediterraneo durante l’Estate e in questo inizio d'Autunno. I mari, infatti, agiscono come un gigantesco serbatoio di energia: nelle ultime settimane hanno assorbito calore solare e ora lo rilasciano lentamente all’atmosfera sotto forma di calore sensibile e latente. Questo riscaldamento superficiale favorisce un’evaporazione intensa, che carica l’aria sovrastante di vapore acqueo (il vero carburante di cui si nutrono i temporali per diventare esplosivi). Si tratta di un processo che può auto-alimentarsi per ore: ecco perché si parla di temporali autorigeneranti e fenomeni localizzati come downburst (violente raffiche di vento) e trombe marine. Nelle aree urbane, l’impatto può essere amplificato da fattori come la cementificazione e la scarsa capacità di drenaggio del suolo, aumentando il rischio di allagamenti lampo (flash flood) e disagi alla mobilità.GIOVEDI' 16 OTTOBRE: SI TEMONO TEMPORALI AUTORIGENERANTII temporali autorigeneranti sono sistemi temporaleschi che si auto-alimentano e persistono a lungo su un'area ristretta, causando nubifragi molto intensi. Si formano quando masse d'aria caldo-umida convergono in un punto, spesso a causa di venti contrastanti, come lo Scirocco e la Tramontana. L'energia di queste convergenze permette la nascita continua di nuove celle temporalesche, che rimpiazzano quelle che si indeboliscono, creando una sorta di "nastro trasportatore" di pioggia che si concentra su un'unica zona. Questo tipo di fenomeno è particolarmente pericoloso in quanto può persistere sulle stesse aree per tante ore, scaricando al suolo enormi quantità di pioggia. Fenomeni del genere sono stati la causa di alcune alluvioni lampo avvenute in passato in diverse aree del nostro Paese (Liguria, Toscana, Marche solo per citare le ultime).Nel corso di Giovedì 16 Ottobre il ciclone farà sentire i suoi effetti, provocando maltempo estremo sulla Sicilia (meridionale e orientale), sulla fascia ionica della Calabria, nonché in Puglia (massima attenzione al Salento) e sulla Basilicata. Piogge e forti temporali previsti anche in Campania (Capri, Ischia e le zone costiere).La mappa qui sotto mostra le cumulate di pioggia previste: dopo giorni di piogge intense, con i terreni ormai saturi d'acqua, salirà ulteriormente il rischio di allagamenti e alluvioni. Bastano infatti pochi minuti di pioggia intensa perché strade, fossati e torrenti tracimino all’improvviso. Il terreno non trattiene più nulla: l’acqua prende la via più rapida e, spesso, più pericolosa.TENDENZA SUCCESSIVA: ALTRO MALTEMPO, RISCHIO TLCIl ciclone poi dovrebbe successivamente allontanarsi dal nostro Paese regalando maggiori spazi soleggiati dopo questa ondata di maltempo. Tuttavia, già nel corso del weekend (Domenica 19 Ottobre), una nuova perturbazione impatterà verosimilmente sulle medesime zone (Sicilia e Calabria), provocando altro maltempo: il rischio è che si possa formare un TLC (Tropical Like Cyclone), cioè un insidioso sistema perturbato dalle caratteristiche tropicali in grado di innescare piogge alluvionali.L'evoluzione per i prossimi giorni andrà monitorata e seguita passo passo.