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Il blocco anticiclonico sta per cedere: ecco che sulle carte appare la prima intensa scossa autunnale di stampo atlantico intorno al 20 Ottobre.La lunga fase di stabilità atmosferica, che ha caratterizzato gran parte di ottobre, sembra destinata a concludersi. Gli occhi sono puntati sull'Oceano Atlantico, dove la "Porta Atlantica", il corridoio che permette alle perturbazioni di raggiungere il Mediterraneo, potrebbe aprirsi nell'ultima decade del mese di Ottobre.Dopo settimane in cui l'alta pressione ha fatto da scudo, i segnali di un radicale cambiamento di circolazione sono sempre più evidenti. L'Autunno si prepara finalmente a mostrare il suo volto più dinamico e piovoso. FINE OTTOBRE: SI APRE LA PORTA ATLANTICA, LE CONSEGUENZEIl modello europeo, ECMWF, disegna uno scenario molto preciso per l'inizio della terza decade del mese.Intorno al 20 ottobre, un'intensa e profonda depressione atlantica è attesa fare il suo ingresso sul Mediterraneo. La sua traiettoria, al momento, la vede muoversi velocemente come un razzo, concentrando i suoi effetti principali sulle regioni del Centro-Sud, in particolare sul versante tirrenico.Ci si aspetta, quindi, un rapido e marcato peggioramento del tempo, con piogge, rovesci e temporali che, data la natura energetica della perturbazione e le temperature ancora elevate dei nostri mari, potrebbero risultare localmente intensi.Questo primo, violento impatto non sarà un episodio isolato. L'ingresso di questa prima depressione creerà le condizioni ideali per un vero e proprio treno di nuove perturbazioni atlantiche, che si susseguiranno nei giorni immediatamente successivi. In sostanza, una volta aperto, il flusso umido e instabile oceanico potrebbe consolidarsi, garantendo un finale di ottobre decisamente più in linea con la stagione. Nonostante l'autorevolezza del modello europeo, l'analisi sinottica a così lunga distanza temporale presenta sempre un margine di incertezza. Il modello americano GFS, ad esempio, vede l'ingresso delle perturbazioni atlantiche sempre nello stesso periodo, ma con un interessamento potenzialmente più ampio che coinvolgerebbe in maniera più decisa anche le regioni del Centro-Nord.La tendenza, comunque, è univoca: lo scenario è destinato a cambiare, con la porta atlantica pronta a spalancarsi. Si tratta solo di capire se la prima ondata si concentrerà prima sulle aree del basso Tirreno, per poi estendersi, oppure se il peggioramento sarà subito più generale.