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Stiamo vivendo una fase climatica contrassegnata da un caldo anomalo e da temperature ben al di sopra della media stagionale. Tuttavia, all'orizzonte si intravedono segnali di cambiamento.Sullo scacchiere europeo regna indisturbato un lungo ponte anticiclonico che, dal bacino del Mediterraneo, si estende fino a raggiungere il Regno Unito. L'atmosfera risulta stabile anche sul nostro Paese, dove prosegue questa anomala fase di caldo fuori stagione.Nei prossimi giorni, però, lo sbilanciamento verso ovest del vasto anticiclone lascerà aperto un corridoio a correnti d'aria più fredde che, progressivamente, riporteranno le colonnine di mercurio verso valori più consoni all'inizio di novembre.Già da Domenica 3 Novembre le prime infiltrazioni di aria fredda faranno calare leggermente i termometri, specialmente sulle regioni di Nord-Est e lungo il distretto adriatico, geograficamente più esposto alle fredde correnti nord-orientali. Si tratterà comunque di una lieve attenuazione dell’anomala mitezza di questi giorni, in quanto, soprattutto i valori diurni, continueranno a rimanere di parecchi gradi sopra la media.Sarà invece nel corso della prossima settimana che assisteremo a un cambiamento più evidente. A partire da Mercoledì 6 novembre, l'anticiclone inizierà a perdere energia, pur rimanendo comunque presente sull'area del Mediterraneo. L'atmosfera tenderà a divenire gradualmente più fresca o addirittura fredda durante la notte sulle pianure del Nord, nei fondovalle alpini e nelle vallate più interne del Centro. Di giorno, le differenze saranno meno evidenti, fatta eccezione per alcuni tratti della val Padana, dove le nebbie notturne, sollevandosi, potranno mantenere il cielo grigio anche durante il giorno a causa del classico tappeto di nubi basse. Qui, ovviamente, il clima potrà risultare più rigido rispetto alle zone baciate dal sole.Le cose potranno poi complicarsi un po' dopo metà settimana. Da Giovedì 7, infatti, un ulteriore cedimento dell'anticiclone sul suo bordo meridionale favorirà un maggiore afflusso di aria fredda, diretto principalmente verso le regioni del Sud e delle due Isole Maggiori. Qui si creeranno diversi contrasti pronti a favorire lo sviluppo di alcune note di instabilità in un panorama climatico ovviamente più fresco. Sul resto del Paese, l'alta pressione proseguirà la sua azione stabilizzante, ma in un contesto sicuramente più freddo rispetto a questi giorni, specialmente durante la notte. Anche durante il giorno, in particolare sulle pianure del Nord, si intensificheranno le nebbie e la formazione di nubi basse persistenti.ALCUNI DATI A CONFRONTOPer capire meglio le differenze di temperature che si registreranno nei prossimi giorni, mettiamo a confronto i valori massimi di Sabato 2 Novembre con quelli previsti per Giovedì 7. Al Nord passeremo da valori massimi mediamente prossimi ai 17/18°C ai 12/13°C previsti in città come Milano e Bologna sotto la minaccia delle nubi basse. Al Centro passeremo dagli attuali 22/23°C di Firenze e Roma a valori intorno ai 18/20°C. Anche al Sud ovviamente registreremo una generale flessione dei termometri, passando da picchi fino a 25°C di Sabato 2 a valori mediamente prossimi ai 19/21°C. Il freddo più evidente comunque lo avvertiremo la notte al Nord dove le colonnine di mercurio potranno anche toccare i 6/7°C o addirittura avvicinarsi allo zero nei fondi valle alpini. Insomma, nonostante non ci sia in previsione l'arrivo di una vera e propria irruzione d'aria fredda polare o siberiana sull'Italia, il clima si andrà orientato verso parametri sicuramente più di stampo autunnale su gran parte del Paese.PER APPROFONDIRE: Meteo: il Freddo resterà a lungo assente, ipotesi per una svolta dopo metà Novembre