Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
Vortice Polare mai così forte dal 1978. Nei giorni scorsi sopra la regione artica, a circa 15-20 km di altezza, sono state registrate temperature gelidissime con punte fino a -83°C!Il Vortice Polare (Polar Vortex in inglese): si tratta di un'estesa area di bassa pressione, semi-permanente, collocata sopra il Polo Nord e al cui interno è racchiusa tutta l'aria fredda che si produce costantemente sulla calotta artica. Il suo comportamento non è sempre uguale ed è a sua volta influenzato dalle dinamiche troposferiche presenti alle medie latitudini.Facciamo qualche esempio. Se il vortice polare è forte e compatto, il freddo rimarrà confinato al Polo Nord, ragion per cui sul Mediterraneo e sull'Italia ci sarà da attendersi un tempo sostanzialmente stabile generalmente più mite, con alte pressioni più invadenti.Se il vortice invece dovesse andare in crisi, come è accaduto per esempio nel finale dello scorso Inverno, gli effetti possono essere molteplici, più o meno intensi: può accadere che esso si divida letteralmente in due o più parti (split), muovendosi con il suo carico di aria fredda ed instabile verso Sud. Quando si spacca o si indebolisce in questo modo, le probabilità che ondate di gelo raggiungano anche il nostro Paese crescono esponenzialmente. AGGIORNAMENTO E PROSPETTIVEAttualmente il Vortice Polare stratosferico si presenta molto più compatto e freddo del normale. La vasta circolazione ciclonica divenendo profonda ha favorito lo sviluppo di profondi cicloni extratropicali colmi di aria gelida d’estrazione artica in costante invorticamento alle alte latitudini. Ciò, per ora, ha inibito l’avvento di importanti ondate di freddo verso l’Europa, mentre l’aria gelida rimane confinata oltre il circolo polare artico e le alte latitudini, interessando principalmente il Canada, la Groenlandia, la Lapponia e la Siberia settentrionale.Questo ricompattamento del vortice polare stratosferico sta stupendo molti meteorologi. Stiamo parlando di un evento veramente notevole che avrà ripercussioni sulla circolazione atmosferica sull’intero emisfero boreale, condizionando il tempo anche alle nostre latitudini.Nel breve termine non sono attese particolari variazioni, ragion per cui con tutta probabilità continueremo ad avere condizioni meteorologiche tutt'altro che gelide pure nella primissima parte di Febbraio. Anche in Italia dovremo fare i conti con valori ben sopra le medie climatiche; tutto questo calore in eccesso avrà delle conseguenze anche sulle temperature dei nostri mari (ma in generale a livello mondiale): un mare più caldo significa infatti avere maggior energia potenziale in gioco per eventi meteo estremi. E in effetti gli ultimi aggiornamenti per il primo weekend di Febbraio indicano la possibilità di un ciclone mediterraneo in rotta di collisione con l'Italia in gradi di innescare veri e propri nubifragi.PER APPROFONDIRE: Meteo: Weekend della Candelora, ennesimo Ciclone Mediterraneo, le regioni colpite Le cose però potrebbero cambiare entro la prime decade e nella seconda parte del mese quando una momentanea dislocazione del vortice dalla sua sede abituale potrebbe avere conseguenze su parte buona parte dell'Europa. Questo favorirebbe un'irruzione gelida in discesa dal Circolo Polare Artico con il ritorno anche della neve fino a quote molto basse. Staremo a vedere cosa succederà nelle prossime settimane, cercando di monitorare sempre quello che accade alle alte latitudini e non solo le dinamiche in atto sul nostro Paese. Come è accaduto spesso anche nelle ultime stagioni fredde la seconda parte dell'Inverno potrebbe risultare scoppiettante e ricca di episodi nevosi fino a quote molto basse o anche in pianura come già avvenuto anche negli ultimi anni (1991, 2012 e 2018).