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Temi caldi
Questo freddo ha i giorni contati. Su alcune regioni si notano già i primi segnali di cambiamento, tuttavia i Centri di Calcolo hanno appena confermato che la svolta termica non ci sarà proprio per tutti. In questi ultimi giorni l'Italia ha sperimentato la fase più fredda dall'inizio dell'Inverno, provocata dal continuo affluire di aria gelida di origine artica, fenomeno innescato da una posizione anomala dell'anticiclone delle Azzorre, allungatosi dalle calde acque del Marocco fino alla Scandinavia. Lungo il bordo orientale di questa vasta area di alta pressione si sono mosse masse d’aria gelida che, dopo aver attraversato i Balcani, si sono riversate sul nostro Paese, determinando un drastico abbassamento delle temperature e una fase di maltempo al Sud.Al Nord l’aria artica favorito invece cieli limpidi, ma anche provocato notti e mattinate gelide, con temperature minime ampiamente al di sotto dello zero anche sulla Valle Padana: città come Milano, Torino, Padova, Vicenza e Bologna stanno registrando valori compresi tra -3°C e -4°C, mentre di giorno non si va oltre i 5-6°C.SEGNALI DI CAMBIAMENTOIl freddo persistente e l’instabilità proseguiranno fino a tutta la giornata di Mercoledì 15 Gennaio: un ulteriore impulso di aria fredda, infatti, proveniente dalla Serbia, rinforzerà le condizioni attuali, mantenendo le temperature rigide su tutto il territorio nazionale.A partire da Giovedì 16 Gennaio registreremo un primo cambiamento: una nuova circolazione ciclonica, alimentata dall’aria fredda serba, tornerà ad influenzare pesantemente il meteo al Sud e in parte al Centro, ma al tempo stesso favorirà l’ingresso di venti più miti dai quadranti meridionali: queste correnti, perlopiù sciroccali, contribuiranno a un graduale aumento delle temperature, inizialmente solo al Centro-Sud.Non sarà così infatti per il Nord, dove farà ancora piuttosto freddo, quanto meno fino al prossimo weekend.
