Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno
Il Meteo
Ultima ora - Giovedì 26 Giugno 2025 | aggiornato alle 18:30

Meteo: Mediterraneo sempre più Caldo, +5°C sopra la Media, cosa rischia l'Italia ora

Il Mar Mediterraneo è già fin troppo caldo: +5°C rispetto alla media di riferimento e nelle prossime settimane potremmo toccare dei livelli davvero anomali, quasi come fossimo ai tropici, con conseguenze dirette sull'Italia nei prossimi mesi. Un mare così caldo è conseguenza diretta dell'aumento delle temperature medie dovute al cambiamento climatico in atto; i valori termici stanno progressivamente aumentando in tutte le stagioni dell'anno ed ora ne stiamo pagando le prime conseguenze. Valori sempre più elevati si traducono poi in una maggiore evaporazione dai mari e dunque in una concentrazione sempre più elevata di umidità nei bassi strati dell'atmosfera, la vera energia potenziale di cui si nutrono cicloni e tempeste. Da non sottovalutare poi le conseguenze sugli ecosistemi che queste temperature comportano con l'arrivo di nuovi organismi anche nel mar Mediterraneo.TEMPERATURE DELLE ACQUE DEL MARELa temperatura dell'acqua, in questi giorni, si trova su valori compresi tra 3,5 e 5°C al di sopra della media del periodo su buona parte del mar Mediterraneo.Come si può vedere nella mappa qui sotto proprio le zone ad ovest dell'Italia appaiono in rosso, a significare che al momento sono le più calde d'Europa. Praticamente è come se fossimo già a Luglio/Agosto.Fa davvero impressione il dato relativo alla temperatura registrata sul Golfo del Leone (Francia); ora siamo a +5°C di anomalia rispetto alla media 1982-2015, e a +2,86°C rispetto al 90mo percentile (soglia che indica valori estremi) della distribuzione di valori relativa a quella serie storica. Come mostra il grafico qui sotto, da inizio anno le temperature superficiali in zona sono sempre risultate ben oltre le medie climatiche attese, ma non solo: l’aspetto più allarmante è che, salvo brevi e momentanei periodi, sono state sempre superiori al 90mo percentile della distribuzione delle osservazioni (linea tratteggiata, osservazioni). Siamo davanti a valori estremi e mai registrati definiti in termine tecnico "Marine Heatwave" (ondata di caldo marina, in italiano).Entro la prossima settimana potremmo avere valori straordinariamente elevati intorni ai 28-30°C delle acque anche sui mari italiani (specie mar Tirreno, mar Ligure e alto Adriatico. Se questa tendenza dovesse proseguire, si potrebbe parlare di un processo di "tropicalizzazione" del Mediterraneo.RISCHI PER L'ITALIATemperature marine maggiori della media climatica, specie in Estate, costituiscono un serbatoio di energia potenziale per la nascita di fenomeni temporaleschi intensi. In presenza di instabilità atmosferica, i temporali che si formano sulla superficie marina traggono energia dal calore latente da essa fornito, che risulta tanto maggiore quanto la temperatura è più alta. Non solo sulle coste, ma l'umidità dovuta ad una maggior evaporazione raggiunge anche le zone di pianura del Nord accumulandosi poi nei bassi strati dell'atmosfera. I rischi maggiori si hanno quando, dopo un'ondata di calore, al primo refolo fresco e instabile in quota i moti convettivi (aria calda che sale) favoriscono la genesi di temporali particolarmente violenti, con elevato rischio di grandinate e in alcuni casi, più rari ma negli ultimi anni più frequenti, anche di tornado.