Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
Sarà l'Inverno il grande assente dei prossimi giorni quando l'anticiclone africano aumenterà ulteriormente la sua potenza favorendo, per tutta la settimana, non solo condizioni di totale stabilità, ma anche un aumento delle nebbie, delle nubi basse e soprattutto dello smog.Nonostante si stia ormai concludendo la prima decade di Dicembre, l’anticiclone africano continua a dominare la scena meteorologica italiana e, almeno per i prossimi giorni, non sembra avere minimamente intenzione di arretrare. La sua presenza assicura condizioni stabile, ma questo non significa che il panorama meteorologico sarà uniforme da Nord a Sud. Al contrario, come spesso accade con queste configurazioni, si creano contrasti molto marcati tra le diverse aree del Paese.Mentre sulle regioni del Sud, sulle due Isole maggiori e su gran parte del Centro il sole e un clima decisamente mite per il periodo continueranno ad essere protagonisti, nelle pianure del Nord e lungo diversi tratti costieri, in particolare sulla Liguria, la combinazione tra aria stagnante, scarsa ventilazione e forte umidità aumenterà la diffusione di nebbie e nubi basse. Questi strati grigi, inizialmente concentrati soprattutto tra la notte e le prime luci del mattino, tenderanno a persistere anche fino alle ore centrali del giorno, rendendo l’atmosfera più fredda, umida e poco luminosa. La mancanza di ricambio d’aria, inoltre, farà salire gradualmente i livelli di smog con un conseguente peggioramento della qualità dell’aria.Tuttavia, questo genere di situazione, non toccherà minimamente le regioni alpine e prealpine dove l'atmosfera si manterrà più limpida, soleggiata e anche più mite.COME L’ALTA PRESSIONE PEGGIORA LO SMOGQuando una vasta area di alta pressione si installa sul Mediterraneo, l’atmosfera diventa estremamente stabile sull'Italia: l’aria tende a scendere verso il suolo e questo movimento ostacola la formazione delle correnti verticali che normalmente aiuterebbero a disperdere polveri e gas. Il risultato è un vero e proprio “tappo” che rende l’aria ferma e favorisce l’accumulo di smog.A questo si aggiunge spesso l’assenza quasi totale di vento, che impedisce agli inquinanti di allontanarsi dalle zone di emissione. Le inversioni termiche, tipiche di questo periodo, accentuano ulteriormente il problema: l’aria calda in quota intrappola quella più fredda e inquinata vicino al suolo, mantenendola dove viviamo e respiriamo. Le città, già ricche di sorgenti emissive come traffico, riscaldamenti e attività industriali, risultano così le più penalizzate, con uno smog che tende ad accumularsi giorno dopo giorno.QUANDO UN CAMBIAMENTO?Osservando le proiezioni a medio termine, non sembrano profilarsi grandi cambiamenti almeno fino alla metà di Dicembre: l’anticiclone manterrà così il suo dominio sul Mediterraneo centrale. Solo intorno al 19/20 Dicembre alcuni modelli iniziano a ipotizzare un possibile cedimento dell’alta pressione, con l’arrivo di correnti più fredde dal Nord Europa. Se questa tendenza venisse confermata, potremmo assistere a un ritorno a condizioni più consone al calendario proprio in prossimità delle feste natalizie. Una previsione ancora da verificare, ma che potrebbe aprire la strada a un finale di mese più dinamico e potenzialmente più freddo rispetto alla situazione attuale.PER APPROFONDIRE: Meteo: Weekend, ci sono aggiornamenti importanti per Sabato 13 e Domenica 14 Dicembre