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Il Meteo
Ultima ora - Giovedì 31 Ottobre 2024 | aggiornato alle 14:59

Alluvione: Sardegna come Valencia, l'esperto spiega perché abbiamo rischiato anche noi il Meteo Estremo

L'alluvione che ha colpito Valencia ha assunto dimensioni tragiche per la combinazione di un insieme di condizioni, meteorologiche e legate all’assetto idrogeologico del territorio. Tuttavia, il ciclone responsabile di tutto ciò è lo stesso che solo qualche ora prima aveva interessato anche l’Italia, con nubifragi in particolare su Liguria e Sardegna.Come dire, ha rischiato grosso anche l'Italia.Sul tema è intervenuto Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo, intervistato da metropolitano.it.“Le immagini dell’alluvione di domenica scorsa sulla parte meridionale della Sardegna sono state molto simili a quelle di Valencia. E simili sono stati anche i quantitativi di pioggia, fino a 300-400 mm caduti in poche ore anche in Liguria”.Eppure, l’esito è stato ben diverso. Spiega il meteorologo: “a Valencia le precipitazioni hanno colpito una zona molto popolosa visto che la densità abitativa dell’area è lì di quasi 6 mila persone per kmq, mentre nel Sud Sardegna di appena 51 per kmq”.“Per di più gli eventi si sono verificati nelle ore di punta, colpendo in particolare le persone che, nonostante l’allerta rossa, si erano messe in strada per andare a lavoro o per esigenze quotidiane irrinunciabili”.Nello specifico, poi, l’Italia è stata interessata solo dal bordo del ciclone: dunque violento, ma non alla massima potenza.Prosegue Tedici: "Un altro fattore che ha inciso è il fatto che la temperatura del mare a Valencia è, sia pur solo leggermente (24° contro 22°), superiore a quella attuale in Italia. Inoltre, il territorio spagnolo ha ricevuto in poche ore la pioggia di un anno, non essendo dunque pronto a fronteggiare una simile massa d’acqua, che ha provocato la peggior alluvione della zona dal 1973”.LA STANIONARIETA' DELLA DANA"L’atmosfera aveva iniziato a destabilizzarsi già dalla fine della scorsa settimana, con la formazione di un ciclone sul Mediterraneo occidentale associato ad una fase di estremo maltempo tra Francia e Liguria, fino ai picchi di pioggia monsonica di Sabato su Cogoleto, nell’area metropolitana genovese, poi con i nubifragi di Domenica sul sud della Sardegna. Tra lunedì e martedì il ciclone si è isolato sulla Spagna orientale, impattando nella zona interna di Valencia sui rilievi che hanno trattenuto e sollevato il flusso caldo-umido proveniente dal mare. La prima variabile che ha fatto la differenza nella violenza delle precipitazioni, con punte di 400 mm di pioggia in 6 ore, è stata proprio la stazionarietà del ciclone, che si è isolato senza spostarsi, con la massa di aria fredda in quota bloccata, non più collegata ai flussi in spostamento delle saccature atlantiche”. È quello che tecnicamente si chiama “Cut Off” o “DANA”, usando l’acronimo spagnolo che in italiano significa “depressione isolata nei livelli alti”; termine che rende omaggio anche al meteorologo Francisco Garcia Dana scomparso nel 1984.COSA ASPETTARCI Tedici spiega: "Il quadro meteorologico conferma purtroppo che l’influsso del ciclone continuerà tra Valencia (a nord-est della quale si registrano altre alluvioni) e Barcellona tra oggi e domani, prima di riagganciarsi al flusso atlantico che lo porterà verso il Nord Europa da domenica in poi.Se si esclude qualche lieve debole fenomeno su Sassarese e Nuorese e qualche nuvola in Sicilia, che si tradurrà però in precipitazioni contenute, l’Italia dovrebbe invece stare al momento tranquilla, ben lontana da DANA".“Ciò non toglie che, dal punto di vista meteorologico, la stazionarietà possa capitare benissimo anche da noi”, aggiunge l'esperto.Prosegue il ragionamento del meteorologo: “I monti di Valencia non sono più alti di quelli alle spalle della Liguria e, in fondo, tutti i Paesi del Mediterraneo sono parenti. Lo abbiamo visto per esempio nelle ultime settimane in Francia, da Montpellier a Saint Tropez. Fenomeni di questo tipo sono invece molto meno probabili per chi si affaccia sull’Atlantico, come Portogallo e Paesi Baschi, dove l’acqua del mare è molto più fredda. Il fondamentale peso dell’uso del suolo. A rendere drammatiche le ultime ore in Spagna è stata però anche l’eccezionalità delle precipitazioni rispetto alle medie di quelle zone".