Brescia: i genitori le vietano i social, lei si uccide a 14 anni; i fatti
Nella giornata di giovedì 12 maggio, una ragazza di 15 anni si è tolta la vita. I carabinieri hanno trovato nel suo zainetto alcuni messaggi, in cuila giovane avrebbe scritto del suo male di vivere, con un pensierorivolto anche ai suoi familiari. I militari stanno ora indagando sugliultimi giorni di vita della giovane, che frequentava un liceo del BassoGarda. La salma si trova in ospedale per tutti gli accertamenti delcaso.
I genitori, così come riportato dal Corriere della Sera, le avevano vietato l'utilizzo dei social, da Facebook, a Instagram e Tik Tok. Lei non accettava quell'imposizione, forse unica tra tutte le compagne e i compagni a non poter avere accesso alle piattaforme per la socializzazione. E ha deciso che senza i social non valeva la pena continuare a vivere, niente poteva ancora avere senso, e si è gettata nel vuoto. Sabrina, nome di fantasia, ha scelto di noncontinuare a vivere la vita reale e si è lanciata da una montagna. Ildramma si è consumato verso le 13. Anna ha raggiunto lo spiazzo doveforse era già stata in precedenza in gita e ha lasciato il suo zainetto vicino a un masso, assicurandosi che nonpotesse cadere perché ci teneva che il contenuto non andasse perso. All’interno c’erano delle lettere, scritte per i familiari forse la sera prima, forse preparate già da giorni.
Nello zainetto anche il cellulare che è statosequestrato su disposizione del magistrato di turno. A dare l’allarmesono stati alcuni turisti che l’hanno vista precipitare. Sul posto sonoaccorsi i carabinieri competenti sulla zona, e il personale del 118, maper la ragazzina non c’è stato nulla da fare, i medici non hanno potutofare altro che constatare il decesso: ha preferito morire, piuttosto chevivere senza social.