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Temi caldi
Sta per aprirsi una fase meteo climatica estrema con il nostro Paese strattonato tra masse d’aria subtropicali in grado di portare temperature ad oltre 40°C e il rischio più che concreto di temporali intensi con grandinate e nubifragi. Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, conferma l’inizio dell'ennesima ondata di caldo intenso già da domenica 20 luglio a causa dell'espansione dell'anticiclone africano il quale, accompagnato da aria calda a tutti i livelli, dominerà la scena su buona parte del bacino del Mediterraneo centro-occidentale. Sono previsti scarti rispetto alla media climatica di +8°C in particolare sulle regioni del Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori. Questo si tradurrà in valori estremi, da record per molte zone specie in avvio della prossima settimana, con punte oltre i 42-44°C (localmente ad oltre 46°C!) in Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia. Il caldo africano si farà sentire anche nelle zone interne del Centro con valori ben oltre i 34-36°C a Firenze e Roma. Ecco servita l'ennesima follia climatica, o per meglio dire il nuovo volto della stagione estiva del XXI secolo. Ricordiamo che questi eventi meteorologici stanno diventando sempre più frequenti e duraturi a causa del cambiamento climatico in atto che di fatto ha stravolto il volto a tutte le stagioni.Tuttavia non ci sarà solamente sole e caldo sull’Italia. Le regioni del Nord si troveranno in una sorta di "zona di convergenza" in cui interagiranno figure atmosferiche diametralmente opposte, da una parte il caldo africano, dall’altra un fronte instabile collegato ad un ciclone presente sull'Europa settentrionale. Proprio in questa "terra di nessuno" avvengono i contrasti maggiori e più pericolosi: con tutto questo calore in eccesso aumenta anche il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e grandinate. Già nel corso di domenica qualche temporale intenso interesserà il settore alpino e le vicine pianure di Piemonte e Lombardia. Da lunedì 21 e nei giorni successivi l’atmosfera si manterrà piuttosto instabile con la possibilità di precipitazioni intense, con possibili cumulate di pioggia fino ad oltre 100/150 mm (l'equivalente di tutta la pioggia del mese concentrata però in poche ore!); ciò potrebbe dar luogo a locali allagamenti o frane lungo i versanti un po' come abbiamo visto nelle ultime settimane. L’Italia sarà di fatto divisa in due dal punto di vista meteo climatico, segno evidente di un’Estate 2025 a dir poco estrema.